Castello di Racconigi

Castello di Racconigi

Il Castello di Racconigi è una delle più note dimore dei Savoia. Dai tempi di Carlo Alberto fino alla caduta della monarchia nel 1946, la famiglia reale trascorreva la villeggiatura in questo imponente castello, trasformato da struttura fortificata in villa per lo svago e la caccia nel Seicento dall’architetto Guarino Guarini per i principi di Carignano. Alla metà del Settecento l’edificio è interessato da nuovi adeguamenti architettonici in stile neoclassico affidati a Giovanni Battista Borra. L’aspetto attuale del castello è il risultato delle trasformazioni volute dal re Carlo Alberto di Savoia Carignano, che dal 1832 ne fa la sede delle sue villeggiature estive: una destinazione d’uso che accentua la dimensione privata, di casa del re, della dimora. Per rendere la residenza più adatta alle esigenze della corte, il sovrano ne affida l’ampliamento a Ernesto Melano, che aggiunge due nuove ali laterali; per il riallestimento interno è chiamato Pelagio Palagi, che più di ogni altro artista interpreta il clima culturale promosso dal re. A lui si devono i progetti di ridecorazione delle sale secondo un gusto eclettico che recupera modelli etruschi, greci e romani. Ai margini del parco di 170 ettari che si apre a nord del castello, ridisegnato in stile romantico dal paesaggista Xavier Kurten, Carlo Alberto fa costruire gli edifici neogotici delle Serre e della Margaria, destinata alla gestione agricola del territorio di pertinenza del castello. Dopo il trasferimento della capitale del regno d’Italia da Torino a Roma (1871), la presenza dei sovrani si dirada fino agli inizi del Novecento, quando il re Vittorio Emanuele III sceglie nuovamente Racconigi come meta di villeggiatura, promuovendo nuovi ammodernamenti tecnologici e decorativi. Nel 1929 il castello viene donato al principe ereditario Umberto in vista delle sue nozze con Maria José del Belgio. La coppia trascorre parte dell’estate a Racconigi e fa decorare in stile déco alcuni ambienti al secondo piano, arredati con mobili di design e opere di artisti contemporanei. Da fine collezionista e conoscitore d’arte, l’erede al trono raduna a Racconigi parte del suo ricchissimo patrimonio privato: le fotografie, i doni ricevuti durante i suoi viaggi, la collezione dedicata alla Sacra Sindone e una vasta raccolta di ritratti dei suoi antenati. Il Complesso monumentale del Castello e Parco di Racconigi viene acquistato nel 1980 dallo Stato italiano; dal 1997 è inserito nella Lista del patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO come parte del sistema delle residenze sabaude. Oggi il castello offre uno sguardo ravvicinato sulla vita di corte e sulla realtà quotidiana della famiglia reale, attraverso un percorso che comprende le sale di rappresentanza, di carattere ufficiale, gli appartamenti privati, dove la famiglia reale trascorreva i momenti più intimi, e ambienti di servizio quali le suggestive cucine ottocentesche. La visita si estende al grande parco, area di straordinaria rilevanza sia dal punto di vista architettonico e paesaggistico, sia sotto l’aspetto naturalistico e ambientale

 

Ad inizio 1800 furono costruiti, ai margini del parco, gli edifici di servizio in stile neogotico delle Serre e della Margaria, destinata alla gestione agricola del territorio di pertinenza del castello. Dall'estate 2024 anche per questi luoghi è prevista la visita accessibile. 

 

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